Le Hiawatha Rivarossi – Seconda parte

Le Hiawatha Rivarossi – Seconda parte

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(a cura di P.G.)

Hiawatha Cats

 Malgrado sia rimasta a lungo  in catalogo , precisamente dal ’48 al ’60 , la nostra locomotiva è oggi diventata una rarità .

Lo era già diventata nel 1965 , quando ebbi l’ occasione di visitare il museo Rivarossi a Como . Alla mia domanda in merito , Alessandro Rossi mi rispose che , malgrado le vendite piuttosto scarse , aveva voluto mantenere in catalogo questa locomotiva ….”….perché le era particolarmente affezionato …. ed in ogni caso stampi ed attrezzature esistevano , tanto valeva servirsene…. “ , mentre non seppe dirmi quanti pezzi ne furono realmente prodotti .

E’ una strana “ storia commerciale “ quella della nostra macchina . Malgrado godesse della simpatia del titolare , la rivista “ HO Rivarossi “ non solo non le ha mai dedicato un articolo , ma l’ ha praticamente sempre ignorata .

Il n° 15  della stessa rivista dedica invece le pagine centrali alla sua “cugina “ , la locomotiva inglese aerodinamica “ Coronation” , capolavoro di Trix / TTR .

Ricordo che negli anni ’50 essa è stata aspramente criticata dalle riviste specializzate statunitensi , che le rimproverarono il poco rispetto della scala , la scarsa fedeltà al prototipo reale oltre a molti altri dettagli , per esempio il fatto che sul frontale la sigla “RR” prenda il posto del numero della locomotiva…

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…per non parlare delle critiche alle vetture …..

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…che in effetti non sono altro che le vetture italiane Rivarossi dell’ epoca in livrea giallo/arancio .

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Già a quell’ epoca un appassionato americano non poteva poi accettare su di un vagone postale lo stemma con il galletto del fabbricante e la scritta “ Rivarossi Poste “…. 

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Sempre in quegli anni , malgrado qualche negozio usi la sua immagine a titolo pubblicitario , ….

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….pochissimi esercenti la tengono in stock , la maggior parte la fornisce solo su ordinazione , mentre tutti tengono in negozio vari esemplari della LSP/R , che si vende bene anche se quest’ ultima costa ( prezzi del ’54 )  10.500 £ contro le 9.500 £ della Hiawatha .

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Ricordo che , per il Natale 1957 , nei principali negozi del Veneto  bisognava ordinarla e attendere almeno due mesi per acquistarne un esemplare.

La nostra locomotiva è ancora presente per l’ ultima volta sul catalogo del ’60…..

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….. anche se , dall’ inizio del ’59 , essa non è più consegnabile ed è strano il fatto che , a differenza della LSP/R o della L 221/R , dopo essere uscita di catalogo , non sia stata ripresa nel “ Catalogo Collezionisti “.

La Hiawatha Rivarossi rimane dunque in catalogo per dodici anni e , durante questo periodo , subisce una continua evoluzione mantenendo però invariata la sua immagine .

La modifica estetica più importante avviene nel 1954 con l’ applicazione delle chiodature sul mantello aerodinamico della caldaia .

Le due foto qui di seguito

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mostrano la differenza della sovrastruttura tra le due versioni

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La nostra locomotiva è stata successivamente equipaggiata con tre telai diversi tra loro per il materiale , gli spessori ed alcuni dettagli come il perno di scorrimento delle bielle motrici ed il gradino sulla parte anteriore .

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Durante un certo periodo l’ impiego del telaio in lega al piombo si è sovrapposto a quello in lega di zinco .

Essa ha avuto fino al 1955 – ‘56 il motore tipo “1”  con induttore a pacco lamellare e portaspazzole avvitati , dal ’55 – ’56 al ’59 il classico motore tipo “2” con portaspazzole aperti .

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La trasmissione è stata dotata di due tipi di vite senza fine ( e relativa corona dentata ) con modulo diverso .

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Due anche le versioni del carrello anteriore  a due assi:

 la prima , utilizzata dal 1948 al 1950 …

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…pressofusa in un solo pezzo con gli assi infilati negli appositi fori ( lo smontaggio implica l’ estrazione di una delle ruote )

…e la seconda, utilizzata dal 1950 al 1959 con carter inferiore in acciaio brunito

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Sono invece tre le versioni del “ bissel “ posteriore :

La prima , adottata dal 1948 al 1950  ,

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pressofusa in un unico pezzo con inserimento laterale dell’ asse…..  

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La seconda del 1950-1951

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con carter inferiore in acciaio brunito….

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La terza , utilizzata dal 1952 al 1955 con staffa di accoppiamento con il tender a doppia asola

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  ( per poter utilizzare lo stesso pezzo sulle L221 e sulle LSP/R 

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eliminando la parte della staffa dopo la prima asola ) e con fiancate laterali fissate a vite …..

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Fino al 1953-‘54 la presa di corrente avviene esclusivamente dalle ruote della locomotiva tramite contatti a filo dalle ruote motrici , le ruote portanti sono poste a massa da un lato , in genere quello sinistro , tramite dischetti di acciaio .

A partire dal ’53-’54 la locomotiva è posta a massa rispetto al telaio con tutte le ruote sinistre mentre la presa di corrente dalla rotaia destra avviene tramite le ruote del tender….

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… e cavetto di collegamento tender locomotiva con spinotto femmina fisso lato tender alloggiato in un apposito foro frontale .

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Da notare che , nel tender con presa di corrente , il perno di aggancio alla locomotiva è isolato .

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Il telaio del tender può essere in acciaio nichelato o brunito , qualche esemplare ce l’ ha in ottone , ma , a partire dal ’55 , conosco solo telai bruniti .

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La tonalità dei colori della Hiawatha varia a seconda dell’ anno di produzione , il colore giallo ha tendenza ad assumere sempre di più un’ intonazione arancio nei modelli più recenti , con un ritorno al giallo , però semi-opaco anziché lucido, sugli ultimi esemplari .

Un’ altra particolarità singolare è costituita dai supporti per i mancorrenti : alcuni esemplari prodotti dal ’49 al ‘52 sono dotati dei supporti per i mancorrenti tipici della Rivarossi in acciaio tornito e forato …

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….altri , prodotti negli stessi anni , ne sono privi e i mancorrenti sono fissati tramite piccoli spezzoni di sottile filo d’ acciaio piegati , introdotti nei fori della cassa e divaricati all’ interno.

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A partire dal ’53 tutte le Hiawatha hanno i mancorrenti fissati sui supporti .

( continua nella terza parte )

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