“ Bulli “ e “ Adolphine “ i cuccioli di Luise Herr

“ Bulli “ e “ Adolphine “ i cuccioli di Luise Herr

   a cura di DG

(e come sempre  di mio marito PG per le parti in corsivo )

Se , anziché in Francia , io fossi nata in Germania , forse avrei  chiamato i miei gatti Bulli ….

….. e Adolphine .

Qui però non vogliamo parlare di due gatti di una signora tedesca  , ma delle due locomotive prodotte a Berlino , nel secondo dopoguerra , da uno dei rari marchi di ferrovie in miniatura fondati e diretti da una donna ( energica ed appassionata quasi più di me ! )

Nel 1949 Luise Herr , di cui mio marito ha già parlato per la sua S-Bahn , mette in produzione a Berlino Est la sua prima locomotiva elettrica , una simpatica free-lance denominata Bulli che , anche se è vestita di verde e non di azzurro , ha tutti i diritti di entrare a far parte della famiglia dei cuccioli

La sua caratteristica silhouette  è ispirata a varie locomotive ad uso industriale abbastanza diffuse in quegli anni in Germania….

…. ed in Francia … .

….dove venivano soprannominate “ Boites à sel “ ( scatola da sale )….

….come quella che era appesa al muro della cucina di mia mamma quando ero piccola ,  a causa della forma dei loro cofani .

Le Bulli di Luise Herr possono essere ripartite in due versioni fondamentali .

  La prima con telaio e cassa in zamak …

…qui con pantografo funzionale e  telaio completamente in lega di zinco .

Essa poteva però essere dotata anche di pantografo fisso , di fiancate del telaio in alluminio

….e Frau Herr doveva essersi divertita a vestirle  con diverse tonalità di verde

però sempre con una gonna nera .

La seconda versione possiede un telaio metallico e cassa in  Duroplast  colorata nella massa …    

  

  …e rifinita a mano in giallo e rosso .

In entrambe le versioni i respingenti , con attacco a vite , possono essere di bronzo oppure in lega di acciaio , i pantografi fissi oppure funzionali ( di due tipi diversi ) ,  i ganci sono quelli tipici della marca , come repertoriato del resto dalle norme DIN tedesche del 1957 .

Da notare che il foglio delle norme comprende i ganci utilizzati sia in Germania orientale che occidentale , almeno in questo le due Germanie dell’ epoca andavano d’ accordo .

Queste sono le istruzioni d’ uso della nostra Bulli …

…con lo schema di lubrificazione …

Il motore di questa locomotiva , con doppia bobina induttrice , è adatto all’ alimentazione in CC ed in CA e l’ inversione viene effettuata manualmente tramite l’ apposita levetta .    

Alcuni degli ultimi esemplari prodotti  , con cassa in Duroplast , hanno il motore a magnete permanente  e funzionano solo in CC .

E’ da notare la meccanica molto originale di questa macchina , unica ,direi , nel suo genere .

Entrambi gli assi sono motori e la vite senza fine calettata sull’ asse verticale del motore ingrana sull’ ingranaggio elicoidale del primo asse e nello stesso tempo , tramite una cascata di ingranaggi , aziona una seconda vite senza fine che trasmette il moto al secondo asse .

Bulli esiste anche in una confezione

un po’ spartana …

… con quattro carri merci …

…ma senza i binari , forniti a parte .

Nella nostra scatola , venduta nel ’50 dal negozio della marca in Lebenbachstrasse 1 , oltre alla locomotiva e ad un carro scorta , ci sono due carri per trasporto legname …..

…ed un carro con due bobine di cavo elettrico .

Luise Herr ebbe un solo figlio ma , almeno per i carri , è stata molto prolifica : essi hanno quasi tutti lo stesso pianale metallico , un po’ come GEM in Italia .

Ho il sospetto che la nostra Luise , un po’ come Francesco Biaggi , fosse un’ adepta di Bacco

e  questo deve averle ispirato  questo carro con botti in legno per il vino …

…tuttavia sui suoi carri possiamo trovare

anche  ogni genere di veicoli ….

…che potevano essere sostituiti sugli stessi pianali con altri forniti a parte .

Ed ecco una delle nostre Bulli al traino di un corto treno merci….

…o insieme ad un’ automotrice Hruska della stessa epoca…..

Tuttavia il nostro scritto sui cuccioli di Luise Herr non sarebbe stato completo se non avessimo parlato anche di Adolphine ,

che , a differenza di Bulli , non è una locomotiva  del tutto free-lance .

La compagnia ferroviaria LAG , che ebbe in gestione la ferrovia Murnau Oberammergau fino al 1938 , anno in cui questa confluì nelle DR , mise in servizio cinque piccole locomotive elettriche  , diverse tra loro ….     

 

  ….  l’ ultima delle quali , la N° 5 detta  “ Adolphine “  , entrò a far parte del suo parco trazione nel 1930 .

 

Pare che il suo nome non abbia niente a che vedere con l’ Adolph dell’ epoca , ma sia derivato dal nome della moglie dell’ Amministratore Delegato della LAG , anch’ essa una donna talmente energica da essere  chiamata da tutti “Geschäftführerin  Adolphine”.

Alcuni anni or sono , durante un giro in Baviera con mio marito , oltre ai castelli di Ludwig II ,

abbiamo fatto visita anche alla Bayerische Lokalbahnverein , che ospita da alcuni anni questa piccola locomotiva , a suo tempo opera della Maffei di Monaco ed ancor oggi perfettamente funzionante .

Ricordiamo che Luise Herr nel 1957 si rifugiò a Berlino Ovest lasciando la sua attività ferroviaria nelle mani del figlio Kurt Herrmann che nel ’59  scelse questa locomotiva per riprodurla in scala HO .

Essa funziona a CC tre rotaie , con motore orizzontale ad asse longitudinale , è dotata di telaio e sovrastruttura in Duroplast , dei ganci tipici della casa e di respingenti in alluminio .

Essa è stata prodotta in pochi esemplari , è oggi molto rara e non deve essere confusa con il modello simile prodotto da Piko a partire dal ’64 .

E , per finire , ecco riuniti Adolphine , Bulli , KA-EF Bahn

in compagnia del “Cucciolo elettrico “ Conti.  

     

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