Otto Michaelsen : tavolozza di colori

Otto Michaelsen : tavolozza di colori

Tavolozza

 (a cura di P.G.)

Cats paint

Cucciolo Azzurro …..

om 00

….Cucciolo Rosso ….

om 00a

…Cucciolo Verde ( scuro ) ….

om 00b

….oppure verde ( brillante ) con pantografo …

om 00c

Conti si è  davvero divertito  a giocare con pantografi e  colori .

rainbow

Tuttavia non è stato l’ unico produttore di trenini a farlo , ora ve ne presento un altro , poco conosciuto in particolare in Italia .

Otto Michaelsen  fondò in Danimarca nel 1946 l’ omonima marca , che commercializzò fino al 1953  treni in scala OO  anche con il marchio “ MICH “ oppure “ O.M. “

Nell’ immediato dopo-guerra l’economia danese, come quella di tutta Europa ,  era in piena crisi e le confezioni  O.M.  erano accompagnati da etichette che invitavano a comperare prodotti Danesi …”… per risparmiare valuta …”….

om 00d

Acquistai il mio primo trenino di questa marca

om 01

nel 1968 a Berlino

Berlin wall

( all’ epoca “ Berlino Ovest “ )

om 02

…ricordo che il venditore non sapeva di cosa si trattasse e me lo vendette come una probabile produzione DDR….

Ci vollero accurate ricerche per scoprire che si trattava invece di una “ automotrice con rimorchio “ fabbricata in Danimarca da Otto Michaelsen .

Questi  produsse , a mia conoscenza , una sola “ automotrice “ di base che si declinava tuttavia  in versione elettrica  con pantografo centrale , diesel  , anche come rimorchio senza motore …..ed una vettura  a carrelli .

Esse erano inoltre realizzate in svariati  colori e , da quell’ epoca , sono riuscito a trovarne un certo numero .

Tutte le mie O.M. funzionano in CA a tre rotaie con inversione di marcia manuale  tramite una leva in bakelite situata sotto la parte centrale della cassa , eccetto  un solo esemplare , che è dotato di motore a magnete permanente e funziona su due rotaie a CC .

Tutte sono prive di telaio e i carrelli sono assicurati  a due lunghi perni  saldati direttamente al tetto.

La tavolozza di Otto Michaelsen varia dal rosso al viola , dal verde al nero , mentre non dovevano piacergli le varie tonalità di blu ed azzurro…. sfortunatamente per lui Cucciolo Azzurro ancora non esisteva !!

tavoz

Tutte le sue locomotive , ad eccezione della versione in CC , portano  in basso al centro sulle fiancate la sigla “ O.M. “ in rilievo .

Il colore di questa motrice  elettrica rossa , fotografata alla luce del tramonto  ….  

om 03

….mi ricorda il foulard della ragazza nel “ Ballo a Bougival “ di Renoir ….

om 03a

….ed eccola inquadrata con il suo rimorchio….

om 04

Questa versione  diesel ….

om 05

… di un rosso di tonalità diversa , con tetto e finiture grigie , mi ricorda invece certe sfumature della veste di Cosimo il Vecchio nel ritratto attribuito al Pontormo ….

om 05a

…e , come tutte queste motrici , è dotata di una cassa in lega di zinco e di carrelli con le fiancate e le ruote in ottone brunito….

om 06

Associo invece il colore di quest’ altra automotrice diesel ……

om 07

…a quello della veste della “ Vergine che legge “ del Carpaccio…..

om 07a

…. o forse a quello del libro di una “ lettrice “ di tutt’ altro genere , quella di Renoir …

om 07b

Sempre parlando di “ lettrici “ , quella di Fantin ( chissà se Otto Michaelsen sapeva chi era Fantin )…

om 07c

….. siede su di una poltrona bordeaux-viola che presta il suo colore a questa macchina ….

om 08

…. le cui ruote in ottone non sono brunite e le fiancate dei carrelli sono verniciate in nero .

Ed ecco una “rossa “ più brillante …

om 09

…. nel colore caro a Carpaccio….

om 09a

….che , fotografata da sotto , ci mostra il sistema di presa di corrente dalla rotaia centrale , la trasmissione semplice e robusta a corone dentate ed il sistema di inversione di marcia manuale .

om 09b

La livrea molto scura di questa automotrice …

om 10

…ha invece un colore prossimo alla veste di Pissarro nel suo celebre autoritratto….

om 10a

Questa “ elettrica “ funzionante in CC a due rotaie fu probabilmente uno degli ultimi pezzi prodotti da Otto Michaelsen nel 1952-’53 ed  ha la particolarità di non avere sulla parte bassa delle fiancate la scritta “ O.M. “ in rilievo….

om 11

…la tonalità del suo colore mi ricorda certe opere di Degas …

om 11a

….e , vista da sotto , essa  mostra le differenze in rapporto alle consorelle funzionanti in CA .

om 11b

In questo caso la presa di corrente avviene tramite le ruote e le fiancate dei carrelli , mentre gli assi sono isolati nella parte centrale ed il corpo dei carrelli è in bakelite .

Dal rosso passiamo ora al verde con questa  elettromotrice con vettura a carrelli …..

om 12

…. Che , a seconda della luce e l’ angolazione  con cui la si guarda , ha molte delle le sfumature dei cespugli di Pissarro….       

om 12a

  Da notare che la vettura è dotata di carrelli le cui fiancate hanno la forma di quelli delle mortici , salvo che sono in ferro e non in ottone….

om 12b

La patina del tempo ha lavorato sulla verniciatura di questo pezzo e forse le sue gradazioni di verde si possono ritrovare in certe opere di Rousseau ….

om 12c

Ho acquistato questa Otto Michaelsen diesel  a Copenaghen nel 1984 …

om 13

 Essa era ancora nuova di fabbrica nella sua scatola mai aperta  : presenta la particolarità di essere equipaggiata di ganci tipo Maerklin in luogo di quelli tipici della casa e particolare è anche la tonalità del suo mantello verde…

E’ un colore che assomiglia a quello della veste di Van Gogh in questo suo autoritratto….

om 13a

….oppure , perché no , al vestito di questa nobildonna , opera del Pontormo …

om 13b

Invece questa automotrice elettrica ha la particolarità di avere la cassa non verniciata , ma ossidata in nero…

om 14

….un nero che mi ricorda quello dello splendido ritratto di Berthe Morisot di Manet …

om 14a

Con quest’ ultima immagine…

om 15

….chiudiamo la rassegna su Otto Michaelsen , che ha prodotto questo arcobaleno

arcobaleno

di modelli poco conosciuti , ma anch’essi pieni di fascino…!!…

ed ora vi suggerisco di cambiare argomento e visionare la prima parte dell’ interessante articolo riguardante la produzione

BIAGGI/GEM

clicca qui sotto

Cat art

  (@ 17 Luglio 2016)