“ Ich bin ein Berliner “ : Technikus Express

“ Ich bin ein Berliner “ : Technikus Express

JFK Ich Bin

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(A cura di P.G.)

Gatti ICH BIN

Quando il 26 giugno 1963  John Fitzgerald Kennedy , durante il discorso tenuto a Rudolph Wilde Platz, di fronte al Rathaus Schöneberg  , pronunciò in tedesco la celebre frase che commosse l’ intero mondo occidentale “Ich bin ein Berliner”  ( io sono un berlinese ), con tutta probabilità non sapeva che la stessa frase era servita diciotto anni prima , nel 1945 a pubblicizzare il primo trenino della marca Technikus Express .

Infatti  proprio in quello stesso quartiere di  Schöneberg  , tra le rovine ancora fumanti della Berlino Ovest distrutta dai bombardamenti  ,

rovine Berlino

Rudolf Schmidt fonda nell’ autunno del 1945 al numero 33 della Naumannstrasse  la fabbrica di treni giocattolo in scala OO  chiamata Technikus Express .

Herr Schmidt , un po’ come Herich Klein a Vienna , riesce a procurarsi uno stock di calci per fucili semi-lavorati , taniche di latta , residui di ottone , una trancia per metallo , un pirografo ….

Pirografo

Tutto questo proviene ovviamente dalla Wehrmacht

Con questi  scarsi mezzi  , ma animato da una grande passione  , egli produce il suo primo treno.

fig 01

La piccola locomotiva verde è priva di motore , i telai di tutti i veicoli sono in lamiera tranciata , i balestrini sono in piombo fuso , ruote e respingenti in ottone , le sovrastrutture dei carri in legno duro lavorato  col pirografo .

Quasi tutti i vagoncini portano  sulle pareti laterali la scritta “ Technikus Express  Berlin 1945….’46-’47 o ’48 “ incisa a mano col pirografo .

Da notare la confezione che non è altro che una scatola di cartone da cartucce per fucile riadattata …

Una locomotiva simile esiste anche in versione metallica con scritte eseguite a mano col pennello.

fig 02

Da notare che , nello stesso momento , a poche centinaia di metri dal confine che separa la città  la ditta Hollbau produce un trenino simile , ma con locomotiva motorizzata 

fig 02a

che però ha , tanto per la locomotiva che per i vagoni , sovrastrutture di carta !!…

Nel 1948 la rivista Modellbahn-Welt pubblica l’ annuncio di una nuova serie di treni di Technicus Express , questa volta motorizzati con motori  a 24 V e funzionanti  su binari a due rotaie .

JFK Family

Nell’ immagine si può vedere la famiglia Technikus Express riunita

fig 03

Il primo dei nuovi treni è composto da una locomotiva diesel di ispirazione americana , due vetture intermedie e una vettura di coda con l’ estremità arrotondata

fig 04

La locomotiva , del peso di 980 g , ha un robusto telaio in lamiera munito di zavorra inferiore in piombo ,

fig 05

due carrelli a tre assi con ruote in ottone e due motori che ingranano mediante viti senza fine sull’ asse centrale di ciascun carrello .

fig 06

La presa di corrente è effettuata dalla rotaia sinistra tramite tutte le ruote non isolate , dalla sinistra tramite un cilindretto rotante situato davanti il carrello anteriore .

L’ inversione di marcia è manuale con la levetta che sporge da uno dei finestrini del lato destro .

fig 08

La sovrastruttura della locomotiva e delle vetture è in lamiera tranciata e piegata , i finestrini sono in celluloide , l’ accoppiamento tra i veicoli avviene attraverso i mantici di intercomunicazione .

Prima di scomparire , nei primi anni ’50 , la marca produce un secondo treno automotore articolato che sfrutta molti componenti del treno precedente .

fig 07

Questa volta però i due motori di trazione son alloggiati nella vettura di testa con il frontale arrotondato ed azionano i due carrelli a due assi di cui è dotata questa motrice .

fig 09

I binari hanno rotaie in lamierino piegato e basi in bakelite .

Si conclude con questo treno la storia di quest’ altro pioniere delle ferrovie in miniatura del secondo dopo-guerra  , capace di trasformare

calcio fucile

calci di fucile in vagoncini in miniatura….

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 (@14 aprile 2015)