Gli strani veicoli ferroviari di France-Jouets

Gli strani veicoli ferroviari di France-Jouets

( a cura di PG )

Le chat

 Creata a Marsiglia nel 1946 da JM Moheng e H Fauvel  dapprima con il nome “ Wamoo “ , poi  “ France-Jouets “ ….

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….questa  azienda si afferma sul mercato  producendo giocattoli di latta, di zamak e di plastica .

Se ne possono annoverare di  ogni genere  ,  soprattutto veicoli stradali , spesso azionati a batteria,  quali , per esempio ,  autobus….

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….veicoli

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militari ….

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…automobili  telecomandate….

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…autocarri di ogni dimensione…

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….e per tutti gli usi….

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…auto da poter riparare e modificare….

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Negli anni ’50 l’ azienda assorbe altri marchi , come ad esempio GEM nel 1957 .

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In questo caso non si tratta del marchio italiano di Biaggi , ma , come descritto nell’ articolo dedicato a quest’ ultimo , di quello che porta le iniziali di George Ernest Merli  ,

GEM super Racer

che  l’aveva depositato nel 1951 per proporre al mercato francese trenini di latta in scala OO , con carri e vetture  di produzione propria e locomotive della tedesca  Dressler  .

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I vagoncini di questo set hanno la strana particolarità di essere marcati come appartenenti alle “ DB “ , ma di avere le scritte in francese come questo carro tramoggia ….

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….questo carro-botte Shell….

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…o questo “ Frigorifique “…

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Anche nel campo ferroviario France-Jouets ha sempre dimostrato una preferenza  per veicoli strani o particolari . Di questa categoria fanno parte i così detti autobus su rotaia .

Nella realtà qualche esempio di tali rari veicoli si trova già negli anni ’20 in Francia…. 

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…negli anni ’50 in Germania …

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…negli Stati uniti …

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….qui nella riproduzione in HO di Bachmann del 1961 , assieme ad una Jeep dello stesso costruttore…

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….ma è comunque

Sud America

in Sudamerica ….

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….che hanno circolato gli esemplari più pittoreschi .

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In Italia gli autobus su rotaia più noti sono le “ Emmine “ delle Ferrovie Calabro-Lucane …

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…mentre molto meno conosciuto è il “ Torpedone  “ , come si diceva all’ epoca , fornito dalle OM alle FNM nel 1930….

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…oggetto negli anni ’50 di questa riproduzione artigianale in scala HO .

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Per ritornare a France Jouets , nel 1955 questo fabbricante decide di produrre  , a partire da una carrozzeria già esistente , un piccolo autobus su rotaia in scala HO/OO azionato da un motorino elettrico  alimentato da una batteria …..

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Questo singolare veicolo è dotato di telaio metallico facilmente smontabile dalla carrozzeria per poter cambiare la batteria cilindrica che trova posto all’ interno dell’ abitacolo ….

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Il piccolo motore elettrico  ingrana sull’ asse anteriore , munito di ruote ferroviarie in plastica di grande diametro , mentre l’ asse portante posteriore è dotato di ruote piccole .    

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La carrozzeria è in plastica rossa o verde …..

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…. colorata nella massa  e rifinita a mano.

In un dépliant dell’ epoca il costruttore menziona il fatto che …

Avis

”….I nostri autobus possono funzionare autonomamente su qualsiasi plastico con binari a due e tre rotaie senza influire sulla marcia degli altri convogli…”

Da notare che i veicoli reali che più assomigliano agli autobus su rotaia di France.-Jouets sono proprio le Emmine delle FCL .

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Nel 1959 France-Jouets precede di qualche mese l’ uscita del  TEE Breda di Rivarossi …

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… presentandone la sua particolare “ versione giocattolo “  a due elementi .

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Certo il TEE giocattolo di France-Jouets gioca senza dubbio in una categoria inferiore rispetto alla bellissima riproduzione della casa comasca….

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….  e viene presentato in un piccolo Set con un cerchio di binari in plastica .

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Una  particolarità singolare sta nel fatto che esso adotta lo stesso telaio degli autobus su rotaia , questa volta dotato di motore su di un’ unità e folle sull’ altra

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Ne risulta una buffa automotrice a due elementi ( marchiata SNCF !! ) , con quattro assi in tutto , due con ruote grandi , due con ruote piccole .

La sovrastruttura dei due elementi è realizzata in due parti in plastica colorata nella massa , rossa  per la cassa e gialla per il tetto.

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Il mercato non mostra di gradire molto  né questo TEE poco fedele alla realtà , né questi strani autobus free-lance …  

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…e , malgrado la loro indubbia originalità , la loro produzione dura poco più di un anno ….

Da notare che ho trovato traccia di limitate ed effimere vendite di questo materiale anche in Italia ,  da Noè e da Mastro Geppetto a Milano , da De Bernardini a Vicenza , da Testi a Padova .

Penso che buona parte dei pezzi prodotti sia finita in pattumiera o in distruttrici mani infantili e ciò li rende oggi piuttosto rari e ricercati , in particolare dai collezionisti di questa marca .

Incontriamo ora Pierre Jean Llado

Pierre Jean llado

(@31 Marzo 2016)