Art Déco – GEM seconda parte – i carri merci

Art Déco – GEM seconda parte – i carri merci

 (a cura di P.G.)

cat art deco

Anche se abbiamo già parlato di questo marchio nell’ articolo “ Umberto Boccioni – Biaggi – GEM “, trovo che i suoi  carri merci  ….

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…abbiano un fascino particolare  , meritino di essere trattati più in dettaglio e possano costituire di per se il tema di una piccola , ma preziosa collezione.

In genere le confezioni GEM  ( non tutte ) presentano una bella  illustrazione “ Art Déco “ sul coperchio …

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…  contengono da due a sei carri…..

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…e possono essere dotate o meno di binari ….

Tra il 1947 ed il ’52 , questi vagoncini vengono messi in vendita anche singolarmente.

Presentiamo qui , innanzi tutto , alcune foto inedite delle locomotive  contenute nei set  e destinate a trainare i piccoli convogli merci :

La “ Prairie “ 1-3-1 prima versione GEM M 5 ….

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 detta anche , probabilmente per il suo rodiggio, “ 680 “ come l’ analogo modello Conti….

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.La 1-3-1 seconda versione GEM M 5A….

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…la “ Mogul “ 1-3-0  GEM M 4 ….

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…o più raramente la “ Porter “ 1-2-0 GEM M 3 .

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Le ultime confezioni GEM , come questa , probabilmente del ’54 , con quattro carri ….

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…potevano contenere la locomotiva GEM A5A….

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…la sola dotata di relais per l’ inversione a distanza .

Ed ecco, in ordine cronologico , i fogli d’ istruzioni

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( ne conosco tre diversi ) 

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contenuti nelle confezioni oggetto di questo articolo .

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I carri  merci GEM compaiono solo in parte sul catalogo….

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…. hanno tutti un pianale metallico comune , i ganci tipici della marca in acciaio nichelato oppure in ottone brunito , ruote in bakelite con semi-asse cavo che ruota su di un perno in acciaio inserito nelle boccole sotto le balestre .

Balestriere

Incominciamo con il  “carro a sponde alte con carico di pietrame”

com’ era definito all’ epoca….

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….con le sponde in lamierino stampato e brunito e i frammenti di sughero che stanno a rappresentare il “pietrame “ : in quegli anni oltre a GEM anche PVZ , Conti ed altri usarono questo materiale grezzo o verniciato in bianco o in nero per riprodurre pietre e carbone .

Questo carro , invece , è corredato di quattro bellissimi  fusti di combustibile in legno tornito e verniciato con le etichette di quattro case petrolifere ….

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…trattenuti da una doppia catenella in ottone brunito…

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Esso è esistito in due versioni , con fusti leggermente diversi .

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  Non poteva mancare nella gamma di GEM un carro trasporto legno …

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Con le travi in miniatura lucidate a cera e con gli stanti in lamierino d’ ottone .

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Particolarmente interessante il carro-gru di cui abbiamo già parlato nell’ articolo dedicato a questi veicoli…  

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…con il braccio  realizzato in lamierino d’ acciaio tranciato , piegato e brunito , che ruota su di un supporto di ottone tornito fissato a sua volta al telaio tramite vite e dado . Esso somiglia un po’ al braccio del carro gru Rivarossi , forse fu  prodotto anch’ esso da Marchesini ( BO ) , tuttavia , a differenza di quello della casa comasca ,

non porta la sigla “ AM “.

Molto bello anche questo carro con la cisterna rossa della “ Standard “ realizzata in lamierino saldato con accessori in  acciaio brunito .

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Negli anni ’50  “ Aquila “ era una marca di carburante molto diffusa in Italia . GEM riprodusse anche un “carro-botte“ , come si diceva

all’ epoca , con questo marchio .

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Simile a questo e denominato “ carro trasporto nafta “ , questo venne proposto dapprima in nero…. 

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…e successivamente in color argento con la scritta “ GEM “ in rosso ….

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E’ esistito anche un carro-botte che io non possiedo , dello stesso  colore , ma  con la scritta “ GEM “ in blu .

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Il catalogo indica anche un carro Shell che ho visto soltanto in cattivo stato

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Nella seconda parte dell’ articolo dedicato a “ Allard –Au Pullman “ abbiamo parlato dei “ Wagons-Foudre “ ovvero dei carri con botti di legno per il trasporto vino , molto più diffusi all’ epoca in Francia che in Italia . Questo è , a mio avviso , il primo carro di questo tipo riprodotto in Italia in scala HO/OO…

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…con le due botti realizzate anch’ esse in legno tornito di colore giallo con cerchiature silver , oppure con le botti in legno cerato e lucidato….

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Questo carro merci , dedicato anch’ esso al trasporto vino , porta le scritte del produttore di Chianti Adolfo Giannini ….

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…è dotato di due cisterne verticali in legno tornito …

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….con scaletta e piattaforma in lamierino d’ acciaio brunito .

Parliamo ora dei carri GEM per il trasporto automezzi .

Il loro carico è costituito da veicoli Mercury della serie “ Micro “ , soluzione adottata all’ epoca anche da PVZ , Conti e , successivamente, Pocher .

 Questo carro porta un camioncino con cassone aperto  fissato al pianale con un’ unica vite…

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I camioncini Mercury

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potevano essere anche di vari altri colori 

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Il pianale dell’ immagine seguente …

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….trasporta un esemplare dell’ allora nuovissima FIAT 1400 ( prima serie ) , prodotta tempestivamente da Mercury al momento della  presentazione al Salone di Ginevra nel marzo 1950 . Da notare che essa fu la prima vettura della casa torinese realizzata a scocca portante e le sue linee americaneggianti rientrano perfettamente nello stile “ Art Déco “ .

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Ritornando ai carri trasporto auto , i due illustrati qui di seguito sono corredati di due “ Topolino C “ di colore diverso ,

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prodotte anch’ esse da Mercury .

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La 500 C , è uno dei simboli della rinascita italiana del dopoguerra

( 1949 )…

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…ed anche Conti , oltre a GEM , la scelse a ragione , per essere trasportata sui suoi carri …

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Un’ auto che gli italiani dell’ epoca consideravano invece “ di lusso “ era la Lancia Aurelia

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Forse per questo motivo GEM la scelse come carico per un suo pianale…

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E per lo stesso motivo , penso , ne equipaggiò

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un altro con una Cadillac .

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Tra le auto un po’ esotiche per l’ epoca non poteva mancare una bella Studebacker rossa…

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….o una Aero verdina ….

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…tutte riunite in questo set con una locomotiva GEM  M5A

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Per concludere la serie dei carri GEM con veicoli Mercury , eccone altri due , l’ uno con un “ camioncino ribaltabile telonato “…

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L’ altro con un camion-gru…

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Testimonianze anch’ essi dello sforzo economico , tecnico e sociale dell’ Italia del secondo dopoguerra , i carri  merci GEM sono molto più  difficili da trovare di quelli prodotti

all’ epoca da Rivarossi , Maerklin o Trix……

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ma riguardatene le immagini che parlano da sole…!!!….

continua nella terza parte

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e poi qualcosa dell’Art Deco cliccando  l’imagine  qui sotto

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(@ 27 Settembre 2016)